La legislazione turistica

Per esaminare la legislazione turistica andiamo preliminarmente a definirla.

Con l’espressione legislazione turistica si intende l’insieme di norme atte a regolare il settore turistico.

Si fa riferimento a fonti interne e esterne o sovranazionali.

Nella Costituzione italiana si trova il riferimento al turismo nell’articolo 117.

Il comma quattro del suddetto articolo recita “spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato”.

In tale norma novellata dalla riforma costituzionale l. Cost. n.3 del 2001, il settore turistico è incluso come materia residuale che competerà allora alla Regione ove non riservata allo Stato.

Mentre ante riforma il turismo e l’industria alberghiera erano tra le materie di legislazione concorrente e quindi la competenza legislativa era da attuare in concorrenza con lo stato.

Il settore turistico o turismo

Un altro importante concetto da specificare nell’ambito della legislazione turistica è proprio quello di turismo o settore turistico.

Il settore del turismo comprende il settore dei viaggi, il settore alberghiero e della ristorazione e l’industria del tempo libero.

 Di certo il settore turistico è uno dei rami dell’economia più importanti essendo uno dei settori che compongono l’economia mondiale.

All’interno di questo settore rientrano tutte quelle aziende di ospitalità, ristorazione, trasporti, nonché qualsiasi attività che possa essere collegata direttamente o indirettamente al mondo del turismo.

Dicevamo sopra che il settore turistico è uno dei più importanti per la nostra economia.

Non solo per la sua crescita, ma per i contributi che apporta al pianeta e allo sviluppo.

Si pensi che il turismo è stato uno tra quei settori che hanno conosciuto la maggiore crescita nel corso della storia.

A titolo esemplificativo si consideri che nel 1990 il numero dei viaggiatori internazionali era di mezzo milione di persone.

Mentre nel 2019 questo numero si è moltiplicato fino a raggiungere i 1.400 milioni di persone.

A ben vedere una simile crescita  ha denotato che il turismo si è consolidato  come uno dei settori strategici per tante economie.

Il settore turistico e i suoi sottosettori

Il settore turistico come altri settori, contiene al suo interno alcuni sottosettori.

Tra questi si identificano i seguenti:

  • Trasporto.

A sua volta questo si distingue in tre tipi: trasporto aereo, marittimo e terrestre.

È uno dei più grandi sottosettori del settore turistico ed è composto da agenzie di viaggio e tour operator.

  • Osteria.

Questo include le aziende legate ai soggiorni turistici.

Come alberghi, pensioni, appartamenti, villaggi turistici, campeggi, oltre a tutto ciò che riguarda il soggiorno del turista.

  • Assicurazione e assistenza in viaggio.  

Gli assicuratori vendono i loro prodotti con una copertura per quei turisti che ne hanno bisogno.

Ad esempio, quando viaggiamo con i mezzi pubblici, potremmo anche pagare l’assicurazione di viaggio.

  • Eventi, mostre e congressi.

In sostanza si tratta di grandi fiere, sale o congregazioni in cui sono esposti settori o prodotti di vari comparti.

Inoltre, potremmo includere qualsiasi altra azienda la cui attività è legata al turismo.

Per esempio, guide turistiche, attività per i visitatori o formazione professionale o personale assunto per altre questioni come la sicurezza necessarie per la celebrazione di determinati eventi.

La legislazione turistica: i tipi di turismo

Nell’ambito del settore turistico si suole distinguere un elenco di tipologie di turismo che naturalmente avranno la propria normativa di riferimento.

Queste tipologie sono numerose e classificate in base al tipo di viaggio che viene contrattato nonché allo scopo per il quale viene effettuato.

Di seguito possiamo evidenziare alcuni tipi di turismo:

  • Turismo della salute: per motivi sanitari.
  • Turismo elettronico: basato sull’acquisizione di prodotti elettronici più economici.
  • Selfie turistico: allo scopo di condividere le immagini in luoghi iconici sui social media.
  • Turismo familiare: con l’obiettivo di divertirsi in famiglia.
  • Turismo nucleare: dove finisce la visita ai luoghi che sono stati devastati dalle catastrofi nucleari.
  • Turismo spaziale: un tipo di turismo che si svolge nello spazio, attraversando i confini della terra.
  • Turismo scientifico: un tipo di turismo motivato dalla scienza e dalla realizzazione di studi.
  • Turismo d’affari: il tipo di turismo che viene svolto allo scopo di fare affari.
  • Turismo sessuale: ai fini della pratica sessuale
  • Turismo naturale: molto simile al turismo attivo. Solo questo integra più tipi di turismo ecologico, come il turismo rurale.
  • Turismo culturale: turismo basato sulla visita di musei e monumenti, oltre a tutto ciò che riguarda lo studio e lo sviluppo della cultura.

Principale normativa del settore turistico

Come accennato all’inizio della presente trattazione, la legislazione turistica consta di numerose fonti interne ed esterne.

Innanzitutto, tra le fonti normative interne va ricordata prima di tutto la nostra Costituzione, soprattutto l’articolo 9.

Infatti nella norma de qua si sancisce che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. 

Vi è inoltre il richiamo alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, elementi di attrazione turistica.

E’ bene badare all’inclusione della previsione di tale tutela nella Costituzione, per di più tra i principi fondamentali

Difatti, rammentiamo che i primi dodici articoli della Costituzione italiana contengono i cosiddetti “principi fondamentali”.

Essi sono i valori alla base dell’ordinamento repubblicano immodificabili neppure attraverso il procedimento di revisione costituzionale.

L’inserimento dei principi fondamentali nell’incipit della Costituzione non è affatto casuale ma risponde al preciso intento dei Costituenti di evidenziarne, anche testualmente l’importanza.

Quando si parla di tutela si fa esplicito riferimento al paesaggio, e in senso lato all’ambiente, nonché al patrimonio storico e artistico della Nazione, che la Repubblica è chiamata a valorizzare e preservare.

E ciò anche nell’ottica appunto di un’attrazione turistica e quindi come spinta economica per il Paese stesso.

Un altro articolo della Carta Costituzionale da attenzionare è l’articolo 117.

Già sopra abbiamo fatto presente che in esso si attribuisce alle regioni il compito di emanare leggi in materia turistica, se non espressamente riservata allo Stato.

Le principali norme della legislazione turistica

Il quadro normativo concernente il settore turistico è variegato.

L’attuale legislazione turistica italiana è il risultato di un’evoluzione normativa e di diversi interventi legislativi che si sono susseguiti a diversi livelli, comunitario, nazionale e regionale.

In primo luogo rileviamo che in Italia, la prima legge che ha tentato di armonizzare la materia è stata la Legge Quadro 217/1983, poi però abrogata.

Essa aveva portato maggior ordine nel settore turistico fissando le competenze legislative dello Stato e delle Regioni nell’intento di porre fine alle conflittualità esistenti fra le due istituzioni.

Tuttavia la legge non aveva raggiunto i risultati sperati poiché le Regioni, sulla base della loro autonomia, avevano emanato una normativa disomogenea e contraddittoria.

Per tale ragione il legislatore ha sentito la necessità di approntare ed emanare una nuova legge, la n. 135 del 29 marzo 2001, Riforma della Legislazione Nazionale del Turismo.

La citata legge ha avuto l’obiettivo di adeguare e modernizzare le norme che regolavano le attività turistiche italiane per allinearle ai processi di trasformazione e di sviluppo che hanno investito i mercati turistici su scala mondiale.

In particolare nell’articolo 1  la legge ha  espresso i valori dell’intera riforma.

Si riporta di seguito il comma 2 dell’articolo 1:

la Repubblica riconosce il ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese nel contesto internazionale e dell’Unione europea, per la crescita culturale e sociale della persona e della collettività e per favorire le relazioni tra popoli diversi”.

Nella Riforma si è riconosciuto al turismo un ruolo strategico per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese e per il miglioramento della competitività nel contesto internazionale.

Il Legislatore nazionale ha voluto  tracciare un quadro organico di principi miranti alla valorizzazione delle risorse ambientali, dei beni culturali e delle tradizioni locali, in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile.

Il Codice del Turismo

Successivamente nel 2011 viene emanato il Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, cd. Codice del Turismo, che è entrato in vigore il 21/06/2011.

Il Codice si trova in allegato al Decreto Legislativo n. 79 del 23/05/11, da ultimo modificato dalla Legge n. 238 del 2021: abroga e riunisce tutte le leggi precedentemente emanate nel settore turistico.

Molte sono le novità introdotte dal nuovo Codice.

Possiamo qui menzionare l’istituzione dello “Sportello del turismo” al quale il turista può rivolgersi sia per ottenere informazioni ed assistenza sia per presentare reclami.

Ancora, la legge ha definito in modo dettagliato tutte le varie attività di ricezione turistica, con divieto per gli esercenti di utilizzare denominazioni non corrispondenti ai servizi resi.

Inoltre c’è stato uno snellimento dell’iter burocratico per l’avvio delle attività di ricezione turistica, permettendo agli interessati di usufruire del progetto “Impresa in un giorno” mediante accesso al relativo sportello unico.

Un’altra novità è stata l’introduzione di nuove regole di certificazione del livello di qualità dei servizi resi, tramite attribuzioni di indici associabili alle stelle e riconoscimenti validi a livello nazionale.

Negli anni si sono poi susseguite altre leggi cha hanno dettato norme generali del comparto turistico per i professionisti, per le imprese e per i viaggiatori.

Dopo questa breve carrellata di alcune leggi del settore, facciamo presente che le normative sopra citate sono consultabili, insieme a tutte le altre, direttamente nel sito del Ministero www.ministeroturismo.gov.it/del-settore-turistico/

Loredana Blanco
Loredana Blanco
Articoli: 36

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *